All'inizio del mese di marzo 2017 usciva nelle edicole trentine il numero 494 della rivista UCT, che si occupa di cultura, ambiente, società del Trentino. A p.34 della rivista Daniele Santuliana parlava proprio del progetto de Il Tuo Biografo e qui di seguito ne riportiamo l'articolo.
"Il tuo biografo": tutta la vita in un libro
«Nel raccontarsi una persona deve necessariamente mettersi in discussione, andare in profondità alla ricerca del senso vero della propria vita. È lì che interviene Nina»
Quanto è importante la memoria in un tempo come il nostro dove le notizie (più o meno vere) si rincorrono senza lasciarci il tempo di metabolizzarle? Moltissimo, perché è la memoria, il cumulo di esperienze che abbiamo fatto e il modo in cui le abbiamo vissute, a definire ciò che siamo.
Ne ho parlato con Nina Ferrari, amica da vent'anni e ideatrice de "Il tuo biografo" (www.tuobiografo.it). Dopo una laurea in Filosofia conseguita a Bologna, una specializzazione in Editoria a Oxford e svariati anni di lavoro in importanti case editrici, Nina ha deciso di mettere il proprio amore per la letteratura e la narrazione in un progetto nuovo. "Il tuo biografo" si rivolge a tutti coloro che sentono il bisogno di fissare le proprie emozioni e il proprio vissuto in un testo scritto che abbia la forma raffinata di un libro.
Ma qual è il valore di un'esperienza di questo tipo? «Parlare di queste cose aiuta a riordinare i pensieri e di conseguenza a stare meglio», mi dice Nina. «C'è davvero una gioia nel sapere di essere ascoltati e nel sapere che qualcuno in quel momento sta raccogliendo quella traccia per renderla stabile e duratura». L'amore di Nina per la narrazione e l'ascolto è qualcosa di radicato in lei fin da bambina, coltivato poi con gli studi: prima quelli classici all'Arcivescovile - dove ci siamo conosciuti - poi la laurea in Filosofia a Bologna e la specializzazione in Editoria a Oxford. A Bologna, in particolare, Nina si è laureata con una tesi sulla Shoah intesa come mnemonicidio. "Il tuo biografo" vuole essere un antidoto a quello che Nina aveva analizzato in quell'occasione, proponendo un lavoro di conservazione sistematica della memoria individuale.
Quali sono i rischi che corrono i nostri ricordi? Lo scorrere del tempo, la disattenzione, la posposizione dell'attenzione, il pensare "vabbè, ci penserò domani": quante cose ad esempio, vorremmo chiedere ai nostri genitori ma non troviamo mai il tempo di farlo? Ma cosa merita davvero di restare di tutto ciò che abbiamo fatto e di tutto quello che abbiamo vissuto? «La nostra identità - dice Nina - non è data da quando siamo nati e degli obbiettivi che abbiamo raggiunto. A caratterizzarci non sono i fatti, ma il coraggio con cui abbiamo superato un ostacolo, il sapore che siamo riusciti a dare a un'interminabile sequela di giorni apparentemente tutti uguali». Per questo l'unico modo autentico per raccontare una persona è quello evocativo, condotto attraverso una ricerca poetica.
Nel raccontarsi, poi, una persona deve necessariamente mettersi in discussione, andare in profondità alla ricerca del senso vero della propria vita: è lì che interviene Nina, aggiungendo la propria competenza per trasformare i ricordi in un oggetto fisico e tangibile come un libro. Un oggetto di pregio, curato nei minimi dettagli, da conservare e tramandare alle persone care. Tutto nel massimo rispetto della privacy, dato che "Il tuo biografo" sottoscrive un accordo di riservatezza.
«Il valore della testimonianza - conclude Nina - sta nel darci una base per sapere dove andare, per sapere che possiamo andare da certe parti perché in passato è già stato possibile».
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