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Immagine del redattoreNina Ferrari

Melville, Moby Dick: «Correre ridendo verso quest'ignoto che è la vita»


Citazione vita ignoto - Herman Melville Moby Dick - Il Tuo Biografo

«Non so cosa potrà capitare, ma sia quel che voglia,

ci andrò ridendo»

Herman Melville

Moby Dick

Herman Melville, considerato oggi uno dei capisaldi della letteratura mondiale, non ebbe molta fortuna mentre era in vita. Visse in un progressivo immiserimento delle proprie condizioni fino alla morte, dedicandosi a una serie di impieghi statali di poco conto a cui affiancava la scrittura per passione. Nonostante questo, oggi Moby Dick - o la balena, il suo romanzo più famoso, è considerato uno dei capolavori assoluti della letteratura.

Nel corso della sua vita, Melville scrisse diversi romanzi d'avventura marinaresca, tutti d'ispirazione autobiografica. Quando aveva vent'anni, infatti, l'autore si imbarcò su una nave mercantile e da quel momento in poi, per quasi dieci anni, si avvicendò in viaggi avventurosi che non solo gli permisero di conoscere approfonditamente la vita di mare, ma anche di visitare posti lontani ed esotici che raccontò in modo dettagliato nelle sue opere letterarie. Se vuoi sapere di più della vita e delle opere di Herman Melville, clicca qui: il blog de Il Tuo Biografo gli ha dedicato un approfondimento.

La citazione che introduce questa pagina è tratta da Moby Dick - o la balena. Il romanzo oggi è pubblicato da diversi editori italiani (del resto, tutta l'opera di Melville è ormai fuori diritti), ma la sua traduzione più famosa rimane quella di Cesare Pavese (oggi edita da Adelphi, ma inizialmente l'unica casa editrice che accettò di pubblicare il romanzo fu Frassinelli), che per quanto riguarda l'Italia ne fu lo scopritore. Moby Dick racconta la storia della baleniera Pequod e del suo capitano Achab, ossessionato dal sentimento di vendetta nei confronti di una particolare balena, una spaventosa balena bianca, che dà anche il titolo all'opera.

La dimensione mitica del romanzo si compie nella lotta tra il Bene contro il Male, rappresentato dal Moby Dick, l'imprendibile balena che in passato aveva mutilato Achab. Questi, in una folle corsa tra i misteriosi e sublimi abissi dell'oceano, trascina il suo equipaggio nella sua folle corsa di vendetta. Narratore della vicenda è l'alter-ego dello scrittore, Ismaele, ramingo marinaio della cui vita si conoscono pochissimi dettagli.

La citazione che qui abbiamo riportato è estrapolata dal XXIX capitolo di Moby Dick e viene pronunciata dal più allegro dei marinai a bordo del Pequod, Stubb, il secondo ufficiale. Incurante dei pericoli, egli affronta la vita con «quel ghigno comico che c'è in tutte le cose orribili».

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