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Immagine del redattoreNina Ferrari

Lily King, «Euforia» e il tempo dell'amore nella biografia romanzata di Margaret Mead


«Credevo che avessimo tempo. Nonostante tutto, in un modo o nell'altro credevo che avessimo tempo: il primo sbaglio dell'amore. Forse l'unico».

Lily King

Euphoria

Lily King è una scrittrice statunitense contemporanea nata in Massachussetts nel 1963. Autrice di quattro romanzi profondamente diversi tra loro, in Italia ha guadagnato particolare attenzione per il suo quarto lavoro, Euphoria, pubblicato negli Stati Uniti nel 2014 e tradotto in Italia da Mariagrazia Gini per quelli di Adelphi, nel 2016.

La storia professionale di Lily King assomiglia, in un certo senso, a quella di molti suoi colleghi di oggi: laureata in letteratura inglese e specializzata in scrittura creativa, King muove i suoi primi passi come insegnante di scrittura e letteratura prima di compiere il grande salto creativo, pubblicando il suo primo libro, The pleasing hour, solo nel 1999.

Attenta osservatrice delle relazioni umane, King riconosce in Virginia Woolf uno dei propri maggiori autori di riferimento (come del resto lo è anche per il blog de Il Tuo Biografo: e infatti a Viriginia Woolf ha dedicato molto spazio, tra cui anche un approfondimento sulla sua biografia che vi consiglio di leggere cliccando qui). La Woolf è così importante per King tanto da portarla ad ammettere di aver cambiato parzialmente il proprio stile dopo l'incontro intellettuale con le opere della scrittrice inglese: da una prosa caratterizzata dal ritmo serrato di dialoghi, King comincia a lavorare sulle atmosfere e la bellezza di una prosa evocativa (qui potete leggere un approfondimento sui consigli di scrittura che Virginia Woolf avrebbe dato a un giovane che volesse scrivere), che di fatto la porterà presto al successo.

I primi romanzi di Lily King indagano, sotto prospettive diverse, l'universo familiare, la relazione - spesso problematica - tra genitori e figli, non di rado affrontando temi controversi, come la violenza sessuale o l'alcolismo, inseriti proprio in questi contesti. Ma con Euphoria, che per altro è l'unico dei suoi romanzi tradotto in italiano, King fa un salto, passando da una narrazione ancora intimistica al racconto biografico.

Euphoria, infatti, è la biografia romanzata dell'antropologa statunitense Margaret Mead, che negli anni '30 studiò, assieme al marito Reo Fortune, le popolazioni delle Isole Samoa e della Nuova Guinea. Ma proprio in quegli anni Mead incontrò anche il collega Gregory Bateson, di cui si innamorò follemente, e con cui per qualche anno portò avanti una relazione clandestina, in un singolare triangolo amoroso e intellettuale in cui passione carnale e la vocazione per l'antropologia si intrecciarono profondamente. Dopo aver letto un memoir autobiografico della stessa Margaret Mead, King si appassiona alla sua vicenda di persona forte e libera che, all'inizio del Novecento, riuscì a imporsi sia come studiosa che come donna. E, dopo un lungo lavoro preliminare, in cui studia tutto il possibile sulla vita dell'antropologa, decide di scrivere questo romanzo diverso da tutti gli altri: non prima di aver dimenticato, però, tutto quello che sapeva al riguardo, per dare vita a una versione romanzata del suo personaggio. In questo modo King riesce a trovare la sua voce personale, e in un certo senso forse per questo ancora più autentica, restituendo delle vicende narrate non solo un ritratto storicamente valido - almeno fino a un certo punto - ma anche appassionante.


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In quanti modi si può amare? Il blog de Il Tuo Biografo ama parlare di tutti gli amori possibili: se vuoi sfogliare tutti gli amori che ha raccontato, clicca qui.

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