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Immagine del redattoreNina Ferrari

«Amare la vita più del senso della vita», secondo Dostoevskij


Dostoevskij citazione sulla vita - I Fratelli Karamazov - Il Tuo Biografo

«Credo che tutti dovrebbero amare la vita prima

di ogni altra cosa al mondo»

«Amare la vita più del senso della vita?».

«Proprio così: amarla prima della logica, come dici tu, assolutamente prima di ogni logica,

e solo allora se ne afferrerà il senso»

Fëdor Dostoevskij

I Fratelli Karamazov

Fëdor Michajlovič Dostoevskij (1821-1881) è considerato uno dei padri della letteratura russa e uno dei massimi autori della letteratura mondiale. La sua vita fu segnata da diversi eventi traumatici che, se da un lato gli arrecarono profonde sofferenze, dall'altro forse gli permisero di capire la natura umana come quasi nessun altro autore prima di lui. Vocato alla scrittura fin da giovanissimo ma costretto a più riprese alla vita militare dalle circostanze della vita, Dostoevskij si barcamenò per tutta la sua esistenza tra fugaci momenti di gloria e la lotta per la sopravvivenza, sia a causa del vizio del gioco, che per i problemi di salute che lo tormentavano: era infatti epilettico e, negli ultimi anni della sua vita, era gravemente malato ai polmoni. Proprio per un ultimo fatale attacco perse la vita ad appena sessant'anni.

In un dettagliato approfondimento sul blog de Il Tuo Biografo abbiamo già parlato della biografia di Dostoevskij: della sua vita avventurosa, del suo lato più privato e della sua produzione letteraria. Se vuoi saperne di più, clicca qui.

La citazione letteraria che introduce questa pagina è tratta da I Fratelli Karamazov, l'ultimo grande romanzo che Dostoevskij riuscì a scrivere. Considerata il grande capolavoro dell'autore - o il massimo tra i molti - quest'opera su muove su due livelli: narra, da un lato, le vicissitudini della famiglia Karamazov, e in particolare l'assassinio del suo capofamiglia e il conseguente processo per parricidio del figlio maggiore, Dmitrij; ma a un livello più profondo è il racconto di un profondo dramma spirituale, che vede contrapposti la ragione e il dubbio, la fede e la morale e la possibilità stessa del libero arbitrio.

Stremato a causa degli ormai frequentissimi attacchi epilettici e malato di enfisema polmonare, Dostoevskij terminò la stesura dei Fratelli Karamazov nel dicembre del 1880. Poche settimane dopo il romanzo venne pubblicato in volume con una tiratura di 3000 copie. Andarono a ruba. Dostoevskij, dopo anni di fatica a volte anche per sopravvivere, era ormai considerato uno dei padri della letteratura russa e il pubblico lo amava. Il 28 gennaio del 1881 (secondo il calendario russo, quello giuliano, in vigore in Russia fino ale 1918; ma che corrisponde al 9 di febbraio secondo il calendario gregoriano), colto da un ulteriore attacco, Fëdor Michajlovič Dostoevskij morì improvvisamente. Una seconda tiratura dei Fratelli Karamazov, che contava ulteriori 8000 copie, terminò nel giorno dei suoi funerali, il 31 gennaio del 1881.

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Per sfogliare tutti gli articoli che il blog de Il Tuo Biografo ha dedicato alla grandissima figura di Fëdor Dostoevskij e alle sue opere, clicca qui.

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