Jean-Claude Izzo (1945-2000) è ritenuto l'inventore del cosiddetto «noir mediterraneo», ispiratore in seguito dei molti autori noir di casa nostra, da Massimo Carlotto a Roberto Costantini. Poeta, giornalista, drammaturgo e scrittore francese, Izzo nacque a Marsiglia nel 1945, da padre italiano e madre di origini spagnole, e visse i primi anni della sua vita nel quartiere del Panier, melting-pot di immigrati al tempo prevalentemente italiani e corsi.
Uomo dalle passioni inquiete, militante negli anni '60 prima nel Pax Christi, poi del Partito Socialista Unificato e infine del Partito Comunista Francese, abbandonò ogni tipo di militanza a metà degli anni '70 per dedicarsi soprattutto alla vita e alla scrittura. In particolare a metà degli anni '90 salì alla ribalta della letteratura con Casino Totale, pubblicato dalla prestigiosa casa editrice francese Gallimard: primo capitolo della cosiddetta «Trilogia Marsigliese», di cui Chuormo è il secondo, la serie di romanzi, che si conclude con Solea, ha come protagonista il poliziotto Fabio Montale - si noti il nome di evidente risonanza italiana.
«I suoi romanzi sono nati dal mestiere di giornalista e dall’essere un poeta. Lui sapeva fondere queste due componenti nella scrittura letteraria», ha rivelato il figlio Sébastien in un'intervista al Manifesto. E infatti i suoi romanzi sono pervasi, nonostante l'aderenza al genere noir, da una tensione lirica non comune e dalla strade di Marsiglia, dalla gente di Marsiglia, dagli odori di Marsiglia, e dal mare, dal Mediterraneo tutto, tanto da trascinarvi il lettore come in un viaggio su carta.
Non è un caso, probabilmente, che Izzo sia stato il fondatore, assieme a Maëtte Chantrel, Michel Le Bris, Brigitte Morin e Christian Rolland di Etonnants Voyageurs, un festival letterario fondato sul tema del viaggio - ambientato naturalmente a Marsiglia - che ormai attrae visitatori da tutto il mondo da più di vent'anni.
Dopo qualche matrimonio e una vita sempre in bilico tra il tirare a campare e la passione per la letteratura e la vita sperimentate in ogni forma possibile, Jean-Claude Izzo morì per malattia nel 2000, poco dopo aver pubblicato Solea, il libro della trilogia in cui l'orizzonte della fine più aleggia nel corso della narrazione. Pubblicato in Italia dall'editore e/o, che l'ha fatto conoscere al nostro pubblico solo negli ultimi anni, Jean-Claude Izzo è anche il protagonista di una biografia, scritta da Stefania Nardini, intitolata, come ci sembra giusto, Jean-Claude Izzo. Storia di un Marsigliese.
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