Daniel Pennac, pseudonimo di Daniel Pennacchioni, è uno scrittore contemporaneo francese, diventato famoso principalmente per l'amatissima saga di Benjamin Malaussène, nato dall'immaginazione dell'autore nel 1985. Pennac viene al mondo a Casablanca, in Marocco, nel 1944, da una famiglia di militari di origini corse. E passa la sua infanzia viaggiando in Europa, in Africa e nel Sud-Est asiatico, al seguito del padre, di stanza di volta in volta in luoghi diversi.
Il giovane Pennac non è uno studente particolarmente dotato, ma la sua fortuna sarà incontrare durante le scuole superiori un insegnante di letteratura attento alla sua passione per la scrittura: grazie a questo incontro, il futuro autore comincia ad appassionarsi allo studio, decidendo dopo il diploma di iscriversi alla facoltà di Lettere di Nizza, in cui si laurea nel 1968.
Sebbene inizialmente la sua carriera di insegnante di letteratura alle superiori gli serva per avere il tempo, durante le lunghe vacanze estive, per dedicarsi alla sua vera grande passione, ovvero la scrittura, nel corso degli anni scoprirà in sé una vera vocazione per la didattica, che considererà il suo vero lavoro. Pennac definirà in seguito l'opportunità di vivere grazie alla scrittura, attività che lui considera come un bisogno, «un grande privilegio».
Il suo primo lavoro letterario esce nel 1973: si tratta del pamphlet contro la vita nell'esercito Le service militaire au service de qui?, in cui l'autore descrive il mondo militare, quasi una realtà tribale, criticandolo per i falsi miti su cui poggia - la virilità, l'uguaglianza e la maturità. Per non nuocere all'immagine del padre, militare di carriera, assume in questa circostanza il nome d'arte con cui pubblicherà anche tutte le sue opere successive.
Nella seconda metà degli anni '70, mentre continua parallelamente la sua attività di insegnante, si cimenta nella letteratura di genere: innanzitutto la fantascienza, con cui otterrà poco successo; e in seguito il giallo, che, con la pubblicazione de Il paradiso degli orchi nel 1985, appena superati i quarant'anni gli porterà fama internazionale. In seguito Pennac si cimenterà con successo anche con la letteratura per l'infanzia. La sua attenzione alla formazione dei più giovani, anche in relazione alla lettura, lo porta a pubblicare nel 1992 l'acclamato e citatissimo saggio Come un romanzo, in cui analizza con stile accattivante e brioso i modi per avvicinare i ragazzi alla lettura.
Con il Paradiso degli orchi nasce il primo capitolo della saga della squinternata famiglia Malaussène, che nel corso degli anni si arricchirà di ulteriori otto romanzi, di cui l'ultimo, uscito nell'aprile del 2017 e scritto quasi vent'anni dopo La passione secondo Thérèse, si intitola Il caso Malaussène. Il ciclo di Malaussène è ambientato a Parigi, nel multiculturale quartiere di Belleville, in cui da anni vive lo stesso Daniel Pennac, e narra le rocambolesche avventure di Benjamin Malaussène, che di professione fa il "capro espiatorio" per i Grandi Magazzini del quartiere, in cui di volta in volta avvengono terribili omicidi in cui il protagonista è invischiato suo malgrado.
Pennac è romanziere, fumettista e saggista. Ha collaborato alla stesura di diversi libri illustrati e di pièce teatrali sia legate alla figura di Benjamin Malaussène che ad altri personaggi coinvolti in bizzarre avventure. Senza dubbio una delle sue apprezzate cifre stilistiche è l'umorismo, che nelle sue opere letterarie si lega spesso a contesti assurdi, dell'uomo normale che si trova ad affrontare situazioni straordinarie. Allo stesso tempo, il suo impegno come insegnante e, abbandonata questa carriera per quella di scrittore, la sua attenzione all'educazione dei più giovani, nel 2013 gli è valsa una laurea ad honorem in pedagogia, assegnatagli dall'Università di Bologna.
I fratelli Bernard e Daniel Pennac, ritratti da bambini.
Nel 2018 è uscito per Gallimard, il suo storico editore in Francia, l'ultimo lavoro letterario di Pennac: si intitola Mio Fratello (in francese: Mon Frère) e in Italia è stato pubblicato nell'ottobre del 2018 da Feltrinelli, l'editore italiano dell'autore. Il romanzo è incentrato sull'intensità dell'amore familiare - e in particolare di quello fraterno. Ispirato a un evento autobiografico di Pennac, ovvero la morte prematura di suo fratello Bernard nel 2007, questo romanzo è tra i più intimi e intensi dell'autore, che così ne ha recentemente parlato durante una presentazione a Parigi: «Il soggetto di questo libro è la compagnia della mia vita. La mia vita. Quando è morto mio fratello ho perso il buonumore della sua compagnia, la dolcezza del suo affetto, la serenità dei giudizi, la complicità, la pace. Ho perso ciò che resta di dolce al mondo. Ma non so chi ho perso come persona. È il motivo per cui ho scritto il libro». Aspettiamo presto di poterlo leggere a nostra volta.
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