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Immagine del redattoreNina Ferrari

«Vivere per raccontarla», l'autobiografia di Gabriel Garcia Marquez


Gabriel Garcia Marquez - citazione - Vivere per raccontarla - Il Tuo Biografo

«La vita non è quella che si è vissuta,

ma quella che si ricorda

e come la si ricorda per raccontarla».

Gabriel García Márquez

Vivere per raccontarla

Gabriel García Márquez (1927-2014) è stato uno dei massimi esponenti della letteratura contemporanea ed è stato insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1982. Colombiano di nascita, viaggiò molto, sia in Sud America che in Europa, anche per via della propria carriera di giornalista, che lo portò anche ad appassionarsi di politica. Esponente di spicco del realismo magico, fu autore di alcuni grandi capolavori della letteratura mondiale del Novecento, primo fra tutti Cent'anni di solitudine. Per approfondire la biografia di Gabriel García Márquez nello speciale che blog de Il Tuo Biografo gli ha dedicato, clicca qui. Se invece ti va di sfogliare tutti gli articoli in cui il blog de Il Tuo Biografo si è occupato della letteratura e della vita di Gabriel García Márquez, clicca qui.

La frase che introduce questo articolo è tratta da Vivere per raccontarla, l'autobiografia che lo scrittore colombiano scrisse nel 2002, quand'era ormai settantenne. Edito in Italia da Mondadori, il libro racconta l'infanzia e la giovinezza di Márquez, intrecciandole con la turbolenta storia dell'America Latina di quegli anni. Dalla sua infanzia immersa in una natura in cui ognuno dei suoi lettori potrà riconoscere i tratti dell'immaginaria Macondo, alla giovinezza in cui, da scrittore squattrinato, iniziò la sua carriera di giornalista, Vivere per raccontarla è uno di quei memoir che ogni appassionato di Márquez vorrà leggere, perché, mentre rivela le basi della sua formazione, restituisce - sia narrativamente che stilisticamente - l'immaginario del suo autore, che anche per raccontare la sua vita si affida a una delle sue cifre distintive, quella del realismo magico.

Gabriel García Márquez si rivelò essere ancora giovanissimo uno scrittore di talento. Nonostante la sua naturale timidezza, e sebbene non gli interessassero né la fama né il denaro, grazie alla frequentazione di un ambiente stimolante si ritrovò prima spettatore e poi, grazie alla sua carriera di giornalista, anche interprete della scena politica e culturale in cui viveva. A differenza di altre (auto)biografie di autori famosi, questa non racconta i rutilanti anni del successo del suo protagonista, ma si ferma prima, alla formazione dell'uomo e dell'artista; che, armato solo di un sogno e del suo genio innato e grezzo, comincia a muovere i suoi primi passi in un mondo bellissimo e tremendo, magico, ma anche violento. Di fronte a queste memorie, lo scrittore, ormai anziano, si appresta a raccontare, conscio che il ricordo di quegli anni verrà filtrato dalla sua penna: diventerà reale come lo è stata la sua incredibile vita, ma anche suggestivo com'è stata tutta la sua letteratura.

Per approfondire la biografia dell'autore, clicca qui.

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