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Scienza, coraggio e progresso: l'incredibile figura di Marie Curie


Marie Curie - scienza - femminismo - biografia - Il Tuo Biografo - Nina Ferrari

La storia dell'uomo è stata attraversata da figure eccezionali e coraggiose, che, spostando un po' più in là il limite conosciuto, hanno contribuito al progresso della nostra civiltà. Marie Curie (1867 - 1934) fa senza dubbio parte di questo gruppo di persone, anche se forse è speciale più di altri, perché ha attraversato più di una soglia considerata prima invalicabile. Se avete voglia di leggere una biografia davvero eccezionale, io vi consiglio di avvicinarvi alla sua storia - che adesso, molto brevemente, vi illustrerò; ma non temete: se poi vorrete approfondire tutto per benino, in fondo a quest'articolo vi dispenserò alcuni ulteriori consigli di lettura.

Tra l'altro vi ricordo: Marie Curie fu una scienziata dal carattere serio e rigoroso, ma non tutti i suoi colleghi condividono questo genere di personalità; tant'è vero che di biografie pop di scienziati famosi vi ho parlato in questo articolo, ma troverete anche buoni spunti in questo pezzo dedicato alle grandi donne dell'informatica (da febbraio 2020). Ognuno ha il suo stile e magari vi va di leggerlo per rinfrescarvi la memoria.

Nata a Varsavia il 7 novembre del 1867, Maria Salomea Skłodowska (più famosa col cognome del marito, Pierre Curie, al quale era legata da una solida amicizia e dall'amore per la ricerca e che sposò a Parigi nel 1895) di record all'attivo ne ha più di uno: fu la prima donna ammessa a insegnare alla Sorbona, fu la prima donna a vincere un premio Nobel e fu anche la prima a vincerne due: si distinse prima per le sue ricerche in fisica e poi ancora in chimica. Insomma, fu un grande modello sia per la ricerca scientifica che per quanto riguarda i diritti delle donne.

La giovane Marie, infatti, era una ragazza brillante, dotata di un'incredibile memoria e dominata da un'insaziabile sete di conoscenza. Di natura indipendente, a diciott'anni (siamo nel 1885!) cercò un lavoro di governante per sostenere economicamente la sua famiglia, che si trovava in difficoltà. Tuttavia, essere una baby-sitter non era la sua strada. Poiché in Polonia a quel tempo alle donne era vietato accedere a studi accademici, cinque anni dopo Marie migrò a Parigi, dove si iscrisse alla Sorbona: aveva ventiquattro anni.

Dopo la laurea, prese parte a un gruppo di ricerca che indagava elementi radioattivi: fu in seno a quest'equipe che conobbe Pierre Curie (1859 - 1906), col quale in seguito avrebbe avuto due figlie (di cui una, Irène Joliot-Curie, nel 1935 avrebbe vinto il Nobel per la chimica a propria volta. Il sangue non mente!); fu col marito e con il collega Antoine Henri Becquerel che di lì a poco riuscì a isolare il polonio, a cui diede questo nome in onore della sua terra natia, e soprattutto il radio, che presto sarebbe stato applicato sia alla medicina, in particolare allo sviluppo di una terapia contro il cancro, che all'industria. Nel 1903 grazie a queste scoperte sui fenomeni radioattivi vinse il premio Nobel per la Fisica, mentre per lo studio sulle applicazioni di radio e polonio nel 1911 vinse il premio Nobel per la chimica.

Morì nel sanatorio di Sancellemoz di Passy, in Alta Savoia, nel 1934, a causa di una malattia probabilmente contratta a causa del prolungato contatto con sostanze radioattive.

Se dopo aver letto questi sintetici cenni biografici sulla vita di Marie Curie aveste voglia di approfondire la sua storia personale e quella del suo entusiasmante percorso scientifico, vi consiglio di leggere alcuni libri che senza dubbio sapranno saziare la vostra curiosità. Innanzitutto, Marie Curie fu autrice di un'autobiografia che scrisse nel 1923 in occasione di un viaggio negli Stati Uniti, dove, ormai famosissima, le fu proposto di raccontare la sua vita. Il libro s'intitola, semplicemente, Autobiografia, in Italia è edito da Castelvecchi e si contraddistingue per la sua leggerezza: è lungo appena 74 pagine.

Molto più sostanzioso è invece il ritratto che di Marie Curie ha dato la giornalista statunitense Susan Quinn, autrice di Marie Curie. Una vita. Pubblicato in italiano da Bollati Boringhieri, questa biografia ha il merito di restituire un ritratto a tutto tondo della grande scienziata, raccondola con uno stile scorrevole sia sotto un profilo intimo che sotto quello scientifico; nel frattempo, il volume intreccia la storia di Marie Curie a quella dell'Europa di quei tempi, oltre che al contesto scientifico e filosofico in cui la studiosa si trovò a operare.

Pensate che abbia terminato i miei consigli? Assolutamente no! Preziosissimo, infatti, è anche il breve libro pubblicato da Dedalo e intitolato Lezioni di Marie Curie. La fisica elementare per tutti. Certo, con questo libro abbandoniamo la narrazione biografica per abbracciare quella scientifica, ma lo facciamo per una ragione molto valida: nel 1908, infatti, la Sorbona organizzò una serie di lezioni in cui i maggiori scienziati dell'università furono chiamati a tenere una lezione a un gruppo selezionato di giovani ragazzi. Quelli riprodotti in questo volume sono gli appunti tratti dalla lezione tenuta da Marie Curie in persona, che spiegò in maniera chiara e divertente alcuni concetti fondamentali della scienza in generale e della fisica in particolare. Insomma, si tratta di uno dei più alti esempi di quella che oggi si chiama divulgazione scientifica e, ve lo assicuro, se posso leggerlo e capire io ce la farete anche voi (e così i vostri figli adolescenti).

Per finire vi ricordo: qualche tempo fa vi ho proposto un articolo in cui vi parlavo delle biografie a misura di bambino (lo potete leggere cliccando qui). Se pensate che la storia di Marie Curie possa interessare i vostri figli, allora dovreste leggere con loro Marie Curie. La signora dell'atomo, di Davide Morosinotto. Ispirati dalla sua storia appassionante, chissà che un giorno non vincano un Nobel anche loro!

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Se vuoi sfogliare altri articoli in cui ho consigliato biografie che raccontino la storia della scienza o la vita degli scienziati, clicca qui!

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