Ernest Hemigway (1899 - 1961) è stato un giornalista e uno scrittore statunitense, vincitore del Premio Pulitzer nel 1953 per il suo capolavoro Il vecchio e il mare e, l'anno successivo, del Premio Nobel per la letteratura, per «la sua possente maestria nell'arte della narrazione». Assieme a John Steinbeck, Francis Scott Fitzgerald e Henry Miller, fece parte della cosiddetta Generazione Perduta, secondo la famosa definizione di Gertrude Stein («Questo è ciò che si è. Questo è ciò che tutti sono... tutti voi, giovani che avete prestato servizio nella guerra. Voi siete una generazione perduta»). Proprio come Scott Fitzgerald, nel 1917 Hemingway, appena diplomato, era infatti partito come volontario per combattere in Europa con il Corpo di Spedizione statunitense del generale Pershing, ai comandi del quale face esperienza della logorante guerra di trincea proprio in Italia, sulle rive del Piave, dove fu anche ferito da una bomba austriaca.
Autore prolifico dalla vita privata piuttosto burrascosa, Hemingway rifletté molto sulla scrittura senza però mai raccogliere le sue conclusioni in merito in modo sistematico. Confinò le sue riflessioni sul suo approccio alla scrittura nelle diverse lettere che scrisse ad amici e scrittori o ad agenti letterari ed editori. Nel 2019 Simon&Schuster ha pubblicato la raccolta Ernest Hemingway on Writing, a cura di Larry W. Philips, ovvero un compendio dei migliori consigli dell'autore statunitense su come scrivere un romanzo. Dopo averlo sfogliato per bene, Il blog de Il Tuo Biografo ha raccolto per voi alcuni dei suoi consigli più utili.
1. COS'È LA SCRITTURA
Secondo Hemingway, ciò che contraddistingue la buona letteratura da quella mediocre è che nei romanzi migliori ciò che viene narrato appare al lettore più vero che se vi avesse assistito lui stesso in prima persona, tanto da finire per possedere gli eventi raccontati come se fossero accaduti davvero. Questo processo, dal sapore quasi magico, avviene quando la poesia viene espressa nella prosa.
2. COME SCEGLIERE L'ARGOMENTO DI CUI SCRIVERE
Per riuscire a fare di una storia un'esperienza viva, che il lettore possa sentire come se stesse realmente accadendo, lo scrittore deve scrivere di ciò che conosce per esperienza diretta. Non basta aver studiato un argomento per conoscerlo, bisogna averlo vissuto, amato o odiato. I personaggi del romanzo devono ispirarsi a qualcuno che esiste davvero e che possa essere insertito in un contesto reale. Di ogni situazione devono essere raccontati il bello e il brutto: mostrare solo un lato della medaglia non basterà a rendere vera la complessità dell'esistenza.
3. LA VERITÀ COME ESPEDIENTE PER SUPERARE IL BLOCCO DELLO SCRITTORE
Capita, mentre si tenta di scrivere, di bloccasi, di non sapere come andare avanti. Succedeva anche a Hemingway, che allora usava soffermare lo sguardo sui tetti di Parigi che si stagliavano fuori dalla sua finestra ripetendo a se stesso: «Non preoccuparti. Hai scritto in passato e riuscirai a scrivere ancora. Tutto ciò che devi fare è ripartire da una sola frase vera. Riporta la frase più vera che ti venga in mente». A questo punto, Hemingway soleva scrivere una frase vera, che sentiva dentro di sé o che aveva udito di recente, e ripartiva da lì. Quando la sua scrittura diventava troppo elaborata o arzigogolata, cancellava tutto e ripartiva dall'ultima semplice frase dichiarativa che aveva scritto.
4. FERMATI PRIMA DI BLOCCARTI
Quando stai scrivendo bene, quando le parole defluiscono lisce dalla mente alle mani al foglio (anche quello elettronico), fermati prima di bloccarti, quando ancora sai cosa accadrà dopo. Questo è il metodo perfetto per non arenarti mai. Fermati prima che il pozzo delle tue idee si sia svuotato e, terminata la giornata di lavoro, non pensarci troppo: lascia che il romanzo lavori per conto suo in un angolo dell'inconscio, per riprenderlo in mano il giorno successivo.
5. L'IMPORTANZA DI RILEGGERSI
Prima di iniziare una nuova giornata di lavoro, prima di ricominciare a scrivere, rileggi almeno i due capitoli precedenti. Sarebbe meglio rileggere sempre tutto dall'inizio, ma dopo un po' il testo diventa così lungo che non è più possibile, se non solo di tanto in tanto. Prima di riprendere la scrittura è importante rileggersi perché solo in questo modo si riuscirà a dare coesione al testo. Prima di ricominciare a scrivere, bisogna avvicinarsi allo stato mentale con cui si aveva lasciato il testo la volta precedente.
6. L'IMPORTANZA DI LEGGERE
Chiunque abbia scritto qualcosa prima di te può insegnarti qualcosa. Hemingway preferiva leggere la sera, dopo che aveva terminato di scrivere lui stesso, perché sentiva che leggere prima di scrivere avrebbe influenzato il suo processo di scrittura. Quando il pozzo delle sue idee era stato svuotato, leggere era invece una ricompensa, oltre che un ottimo metodo per non pensare a se stesso e al suo lavoro, su cui avrebbe avuto la tendenza a tornare sempre arrovellandosi su questioni che a quel punto non sarebbe stato in grado di risolvere. Leggendo alla sera, lasciando sedimentare il suo lavoro, invece, il pozzo delle sue idee poteva tornare a riempirsi per il giorno dopo.
7. NON DESCRIVERE LE EMOZIONI, FALLE ACCADERE
È la declinazione hemingwayana del famoso motto show, don't tell, ma nel caso dello scrittore statunitense si tratta non solo di un buon consiglio ma di uno degli elementi fondanti della sua poetica. Il punto è che a un lettore non bisognerebbe mai dire cosa deve provare, anzi, bisognerebbe invece arrivare a portarlo a quel sentimento attraverso la semplice lettura del romanzo. Per portarlo a questo è necessario porre attenzione alla costruzione della narrazione affinché sia l'accostamento stesso dei fatti a indurre a un'emozione. Il lettore potrà così sentire ciò che vive il protagonista proprio come se stesse vivendo la sua vita accanto a lui.
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Sono molti gli autori, spesso anche eccezionali, che hanno riflettuto su cosa renda grande la scrittura e su quali siano le regole da seguire quando si vuole scrivere un romanzo. Senza credere che alcuno di questi suggerimenti sia un dogma, il blog de Il Tuo Biografo si diverte di tanto in tanto a riportare queste riflessioni nei suoi «consigli di scrittura»: se vuoi sfogliarli tutti, clicca qui.
Inoltre qui ci piace tenere d'occhio i libri che hanno vinto il Premio Pulitzer, perché, grazie alla dura selezione a cui ogni opera vincitrice è sottoposta, essi rappresentano ogni anno il fior fiore delle novità editoriali. Di come funziona l'assegnazione del Premio Pulitzer e della sua storia qui sul blog de Il Tuo Biografo ho già parlato in questo post. Per sapere di più di tutti i libri premiati col Premio Pulitzer di cui ha parlato il blog de Il Tuo Biografo, clicca qui.
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