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Maria Liana Dinacci

Nina Ferrari, la scrittura al servizio della memoria


Nina Ferrari - biografo scrittrice libro biografia intervistata da rivista UnderTrenta Maria Liana Dinacci



UnderTrenta è una rivista online di approfondimento gestita dalla Fondazione Alcide Degasperi.

Questa breve ma profonda intervista alla biografa Nina Ferrari è stata condotta da Maria Liana Dinacci.



Raccontarsi, per fissare su carta il proprio vissuto, per trasmettere a chi si ama quel che la vita ha insegnato decennio dopo decennio spesso diventa un desiderio forte, soprattutto per chi è arrivato oramai alla maturità. Un desiderio che Nina Ferrari, 38enne di Trento, con “Il Tuo Biografo” trasforma in biografie personali, in pagine intime, sentite, piene di amore e saggezza destinati a restare nel tempo.
Nina, nel tuo lavoro la scrittura è uno strumento a servizio della memoria, che trasforma i racconti di vita in biografie. Chi sono le persone che si rivolgono a te? «Quello che offro è un servizio decisamente non comune. Attraverso un percorso di interviste a tu per tu raccolgo le testimonianze di vita di persone, generalmente dai 75 anni in su, che desiderano lasciare un messaggio, un ricordo di sé che un giorno anche le giovani generazioni, ad esempio i nipoti, potranno leggere. Dietro la scelta di scrivere una propria biografia in questo senso non c’è mai narcisismo, ma un nucleo forte di amore verso le persone care alle quali idealmente ci si racconta».
Le biografie vengono poi pubblicate? «No, le copie restano a disposizione esclusiva della persona che l’ha commissionata e che deciderà a chi donarle. Tutto il lavoro di ascolto che faccio durante le interviste, e i testi che poi ne derivano, sono protetti da un accordo di riservatezza. Solo in questo modo tra me e l’intervistato può crearsi quella bolla di intimità e fiducia in cui dare spazio al racconto autentico della propria esperienza, luci e ombre comprese».
Immagino che tutto questo lavoro di ricostruzione della propria storia, di racconto di sé, sia anche faticoso… «In un certo senso sì, ma dall’altra ha anche una valenza, se vogliamo, terapeutica. Intraprendere questo percorso biografico significa anche regalarsi un tempo dedicato di ascolto profondo, uno spazio protetto in cui il dialogo con me diventa anche un’occasione per comprendere meglio se stessi, le scelte fatte in passato, il senso complessivo della propria esperienza di vita. Tutto questo è impegnativo, ma anche molto piacevole e utile».

Per continuare a leggere l'intervista sul sito di UnderTrenta, copia e incolla questo link nella barra degli indirizzi:


undertrenta.it/approfondimenti/giovani-e-lavoro-nina-ferrari-la-scrittura-a-servizio-della-memoria/

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